Ho riletto adesso il tuo meraviglioso scritto, e mi sento accolta, compresa, a casa. È bello sapere che esisti, e che un giorno potrei conoscerti di persona 🙏
"ascolti musica classica??? Ma non è noiosa?" " Ma come mai non ti piace sciare" "Non ti piacciono gli Abba????" "Come fai a passare la serata facendo le parole crociate" "chi ti credi di essere, tu che usi paroloni" eccetera eccetera. La storia della mia giovinezza.
Razionalmente possiamo capire, oggi, le motivazioni profonde, direi biologiche, di tutto questo. Ma dentro e addosso al corpo sono appiccicate emozioni e memorie antiche, che la sola comprensione non può cancellare. E così ci troviamo qui, solitudini fra solitudini affini, ciascuna a elaborare il proprio vissuto, le proprie morti e rinascite interiori, e il proprio modo unico e diverso di vedere sé stessi, il mondo, la vita. Non c'è scampo. Per fortuna. Perché questa diversità vale la pena di essere vissuta.
Grazie Laura, è vero. Confermo, se ti leggo è perché trovo delle affinità. Riesco a non sentirmi sola anche se ho già sperimentato di uscire allo scoperto. Per coerenza verso me stessa ho iniziato tanto tempo fa a dire quello che penso, a farmi leggere in faccia il disappunto o la contrarietà. Ho incontrato persone come me che di sono manifestate perché io mi sono manifestata. Spesso però con chi capisco che la pensa diversamente non esplicito i miei punti di vista. Risultato? Mi dicono che sono scomoda. Però adesso so che c'è qualcun altra come me. Grazie
A 4 anni non potevi saperlo, ma avevi già capito qualcosa che molti adulti non imparano mai: esiste una grande differenza tra “essere soli” ed “essere altrove”. E quell’altrove non è sbagliato, è solo un modo diverso di abitare il mondo. Il nostro.
Quell'essere "troppo" che poi non è mai abbastanza lo sento appiccicato addosso da anni. Qualcuno un anno fa mi ha detto: "trova la tua tribù" e leggere pezzi come questo per me è in qualche modo trovarla ❤️
Mi sono sentita dire di tutto, principalmente che sono asociale. Sono una "strana"!
Mi sentivo fuori contesto ovunque. Adesso non mi interessa più mimetizzare certe mie particolarità, le ho accettate. Quindi trovare persone affini, come te, è una bella cosa, si parla lo stesso linguaggio, ci si capisce. Grazie, Laura.
Ho riletto adesso il tuo meraviglioso scritto, e mi sento accolta, compresa, a casa. È bello sapere che esisti, e che un giorno potrei conoscerti di persona 🙏
"ascolti musica classica??? Ma non è noiosa?" " Ma come mai non ti piace sciare" "Non ti piacciono gli Abba????" "Come fai a passare la serata facendo le parole crociate" "chi ti credi di essere, tu che usi paroloni" eccetera eccetera. La storia della mia giovinezza.
Oh, quanta verità. Grazie per questo scritto.
Razionalmente possiamo capire, oggi, le motivazioni profonde, direi biologiche, di tutto questo. Ma dentro e addosso al corpo sono appiccicate emozioni e memorie antiche, che la sola comprensione non può cancellare. E così ci troviamo qui, solitudini fra solitudini affini, ciascuna a elaborare il proprio vissuto, le proprie morti e rinascite interiori, e il proprio modo unico e diverso di vedere sé stessi, il mondo, la vita. Non c'è scampo. Per fortuna. Perché questa diversità vale la pena di essere vissuta.
Ogni diversità merita la sua voce, anche e soprattutto quelle che pesano dentro.
Grazie per il tuo commento ❤️
grazie Laura. di essere diversa. è l'essenza di un umano che sa vedere, toccare, ascoltare e raccontare.
Grazie Vicky. Proviamo a convivere con mille mondi dentro
Grazie Laura, è vero. Confermo, se ti leggo è perché trovo delle affinità. Riesco a non sentirmi sola anche se ho già sperimentato di uscire allo scoperto. Per coerenza verso me stessa ho iniziato tanto tempo fa a dire quello che penso, a farmi leggere in faccia il disappunto o la contrarietà. Ho incontrato persone come me che di sono manifestate perché io mi sono manifestata. Spesso però con chi capisco che la pensa diversamente non esplicito i miei punti di vista. Risultato? Mi dicono che sono scomoda. Però adesso so che c'è qualcun altra come me. Grazie
Col tempo ho capito che essere "scomode" non è sempre così negativo. Tutt'altro. 🙂
E in ogni caso, molti commenti dicono più di chi li fa, che non delle persone a cui si rivolgono.
Grazie a te Agata per aver letto 😘
A 4 anni non potevi saperlo, ma avevi già capito qualcosa che molti adulti non imparano mai: esiste una grande differenza tra “essere soli” ed “essere altrove”. E quell’altrove non è sbagliato, è solo un modo diverso di abitare il mondo. Il nostro.
Grazie Fabrizio per questo commento così delicato. È una bellissima prospettiva che mi hai regalato 🙂
Quell'essere "troppo" che poi non è mai abbastanza lo sento appiccicato addosso da anni. Qualcuno un anno fa mi ha detto: "trova la tua tribù" e leggere pezzi come questo per me è in qualche modo trovarla ❤️
Lo penso anxh’io. Substack è uno dei tanti posti dove le solitudini affini si incontrano 🙂
Mi sono sentita dire di tutto, principalmente che sono asociale. Sono una "strana"!
Mi sentivo fuori contesto ovunque. Adesso non mi interessa più mimetizzare certe mie particolarità, le ho accettate. Quindi trovare persone affini, come te, è una bella cosa, si parla lo stesso linguaggio, ci si capisce. Grazie, Laura.
Grazie a te Tina, mi fa davvero piacere che ti sia riconosciuta ❤️
Le persone così si trovano per puro caso e sono un grande sollievo
Quando le trovi per puro caso, è una gran botta di fortuna 🙂
Tu, una delle poche solitudini affini della mia vita ❤️. Tvb
E tu della mia ❤️ tvb